
Dal Messico arrivano gli
abiti anti proiettile. L'idea è di Miguel Caballero, preoccupato di proteggere se stesso e i suoi ricchi compagni di classe quando viveva a Medellin negli anni '80, in piena guerra tra i cartelli dei narcotrafficanti, e più recentemente a rischio rapimento da parte dei guerriglieri delle Farc e Eln. Il pregio di questa linea antiproiettile è che
pesa molto meno di un comune giubbotto che protegge dalle pallottole, dice Caballero:
la giacca pesa 1,8 chili contro i 4,5 di un giubbotto usato dalla polizia. Questi capi possono essere dunque portati con agio anche a un evento sociale, si sottolinea.

Gli indumenti - che hanno l'esterno in materiale come renna e velluto a coste - vengono preparati con tre livelli di protezione: quello più leggero protegge contro un colpo di pistola o revolver; quella media contro pistole di grosso calibro, mentre la più resistente dovrebbe respingere le pallottole sparate da una
mitraglietta israeliana Uzi. L'imbottitura prevede anche dei termo-materiali che garantiscono una temperatura corporea tra i
13 e i 17 gradi.

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