giovedì 17 luglio 2008

L'arte di dormire in aeroporto

Quando nel 1994 la canadese Donna McSherry aprì il sito Sleeping in Airports lo scopo era insegnare ai giovani squattrinati di mezzo mondo a viaggiare con pochi spiccioli. La ricetta era semplice: iniziare a tagliare i costi degli alberghi sostituendo la spesa con una comoda dormita sulle poltrone degli aeroporti.

Ma i tempi cambiano, i giovani hanno scoperto il couch surfing, servizio di ospitalità gratuita online, i meno ricchi se ne rimangono a casa ad osannare la nuova moda delle staycation, vacanze trascorse in casa, ma soprattutto le compagnie aeree falliscono. Crescono quindi i voli cancellati, spostati, annullati per condizioni meteorologiche avverse o più semplicemente per risparmiare carburante ed evitare di volare con un carico mezzo vuoto.

Una volta le compagnie fornivano ai passeggeri rimasti a terra voucher da spendere nei motel dell'aeroporto e buoni pasto per ammazzare l'attesa. Oggi i viaggiatori si vedono consegnare una nuova carta di imbarco, tante scuse e un bel sorrisone di incoraggiamento.

Cosa fare allora per non farsi trovare impreparati? Prima della partenza converrebbe fare un salto su Budget Traveller's Guide to Sleeping in Airports, per scoprire, con la speranza di non doverli mettere in pratica, trucchi e segreti per trascorrere una notte serena in aeroporto ma soprattutto per controllare quante stelle ha lo scalo nel quale si partirà.

E si perché il sito americano vanta il primato di unica guida ai migliori e peggiori aeroporti del mondo. Ma non dal punto di vista dei servizi e della puntualità. I criteri tenuti in considerazione sono la comodità delle poltrone, la possibilità di dormire nello scalo e la pulizia.

Fortunati i viaggiatori che in queste vacanze toccheranno mete come Singapore, Honk Kong, Seul, Helsinki o Amsterdam. Sono questi i cinque migliori aeroporti del 2007 dove passare la notte. Lo hanno decretato gli stessi passeggeri che, al ritorno dai loro viaggi, hanno scelto tra una rosa di candidati a quale città assegnare il Cuscino d'oro, questo il simpatico nome dell'immaginario premio. Gli scali vengono raggruppati in sei regioni: Europa, Nord America, America centrale e del Sud e area caraibica, Medio Oriente, Africa e Asia.

Curiosi di conoscere come si sono classificati gli aeroporti italiani? Per saperlo bisogna accedere ad un'altra pagina. Quella dei peggiori aeroporti del mondo. Mentre sul podio svettano Parigi Charles de Gaulle, Quebec City e New York City è solo scendendo al nono e al decimo posto che incontriamo i primi nomi italiani. Sono rispettivamente Roma Ciampino e Roma Fiumicino. Il primo, molto frequentato a causa dei numerosi voli low cost che vi fanno rotta, rimane chiuso di notte e i sorveglianti non permettono di dormire sul pavimento che, tra le altre cose, è anche molto duro. Descrizione simile anche per Fiumicino con l'aggravante delle poltrone più scomode al mondo. È questa per molti viaggiatori la vera pecca dello scalo romano e alcuni consigliano addirittura, ma solo a chi no teme di apparire blasfemo, di riposare nella chiesa che vanterebbe sedute molto più confortevoli. Va meglio agli aeroporti del Nord Italia: Milano Linate, Malpensa e persino Orio al Serio sono per i passeggeri indirizzi confortevoli.

Che siano chiusi, puliti, con poltrone senza braccioli o con moquette sul pavimento ai viaggiatori in partenza converrà comunque controllare anche la pagina dei trucchi del perfetto airport sleeper. Come fare? Dove dormire? Cosa portare con se? Per prima cosa ricordarsi di preparare un perfetto kit di sopravvivenza. Fra gli oggetti obbligatori ci sono una mascherina per gli occhi, tappi, una bottiglia d'acqua, merendine, libri e riviste, un lettore mp3. La lista potrebbe sembrare simile a quella di un qualsiasi viaggiatore ma fra le cose da non dimenticare spuntano anche un blocchetto di post-it e una penna. A cosa servono? Basta scrivere sopra l'orario in cui si vuole essere svegliati e attaccarselo sulla fronte.

Per il resto, se si hanno anche un materassino gonfiabile, un cuscino e una coperta per ripararsi dalla perenne aria condizionata, il gioco è fatto. Per quanto riguarda la condotta da tenere e le zone da scegliere per la notte, Donna McSherry consiglia alcuni semplici trucchi.


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