
Un anno fa era stato scelto al primo giro, al 17° posto assoluto, dai New York Rangers; oggi il club statunitense ne ha annunciato la morte, in patria, durante una partita con gli Avanguard Omsk. Non ci sono ancora molti particolari sulla scomparsa di
Alexei Cherepanov, 19 anni, uno dei talenti più brillanti dell'hockey ghiaccio russo. Alcuni media russi hanno spiegato che Cherepanov ha perso conoscenza dopo uno scontro fortuito con il compagno di squadra Jaromir Jagr, un ex veterano della Nhl. Ma il sito della Nhl e agenzie occidentali parlano di attacco cardiaco nel terzo periodo della partita (contro il Vityav Chekhov), nella quale Cherepanov aveva segnato il gol d'apertura. Alla fine del terzo periodo si è sentito male appena ritornato in panchina. A nulla è servito l'immediata corsa in ospedale.
Attaccante di 1,85, Cherepanov aveva scelto di restare a giocare un'altra stagione in patria prima di effettuare il salto nel mondo molto competitivo della Nhl. Nella stagione 2006/07 aveva stabilito il record di gol per un rookie (18) cancellando il primato di un mito come Pavel Bure. Ai Mondiali giovanili del 2007 era stato nominato miglior attaccante. Quest'anno in 15 partite con l'Omsk aveva segnato otto gol e distribuito 5 assist. In totale, in 106 partite della Russian Super League, aveva ottenuto 69 punti (40 gol e 29 assist). "Era un giocatore eccellente e un ragazzo intelligente - ha detto costernato il presidente e g.m. dei Rangers, Glen Sather - Aveva un grande talento e un futuro brillante davanti".
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