Undicimila reggiseni che cadono dal soffitto. Siamo nel Meatpacking, vecchio quartiere dei macelli di New York, ma il nome del locale giurano che è assolutamente casuale: Hogs and Heifers Saloon, letteralmente il "bar dei maialini e delle mucche". Una targa sulla porta d'ingresso recita: «Allan Dell, figlio, fratello, amico, marito, leggenda». Allan, proprietario del bar, è morto nel 1997, cinque anni dopo la sua apertura. Questo è il regno dei tatuaggi, dei giubbotti in pelle e della birra. Pochi metri quadrati, solo il bancone del bar sembra infinito. Sulle pareti c'è di tutto. Teste di animali imbalsamati, squali, alci, una moto rovesciata, elmetti da minatore, vecchi vassoi di birra. Perfino un prosciutto e una Bibbia. Un vecchio juke box suona solo musica country e rock. Alle 21.00, le ragazze si preparano per la prima performance della serata che si ripete puntualmente ogni ora. Munite di megafono saltano come cavallette sul bancone del bar. Si balla. E si urla. La loro selezione è accurata.
Kelly Marshall, trent'anni, lavora all'Hogs and Heifers Saloon da quattro ed è la responsabile del personale: «Scelgo ragazze che siano molto diverse tra loro. Ci sono ballerine professioniste, ma ho anche un paio di avvocati. Le regole per l'abbigliamento sono ferree: stivali, top di pelle, jeans e una cintura vistosa. Non è facile lavorare qui, ci vuole una grande dose di energia. Cos'ha di speciale questo posto? Il proprietario è una donna, una grande donna, ed è condotto da sole donne. Qui puoi perdere o ritrovare te stesso, ma non sarai mai solo perché ci siamo noi».
Sui muri miliardi di foto, molte le celebrità che hanno fatto tappa all'Hogs and Heifers: da Harrison Ford a Paul McCartney, da Gwyneth Paltrow a Julia Roberts. Il reggiseno della Pretty Woman è appeso insieme a quelli di Drew Barrymore e Heather Locklear. Brad Pitt ha rilasciato qui la sua prima intervista. Tra le "star" anche lei, Michelle, moglie di Allan: bionda, solare. Michelle ha il sorriso di chi ce l'ha fatta. Ci sono anche i ricordi toccanti di alcuni amici persi l'undici settembre 2001. Un muro è interamente dedicato a loro.
Le sexy bariste continuano la loro danza scatenata. Ma l'Hogs and Heifers Saloon non è solo divertimento. Ogni anno il bar organizza una raccolta fondi per la lotta contro i tumori al seno. I clienti devono indovinare quanti reggiseni sono appesi alle pareti. «Quest'anno abbiamo raccolto ottomila dollari» dice Kelly entusiasta. E poi c'è il mitico Father John, un omone grosso con la barba vestito di pelle ma dall'aria affabile, un addetto alla sicurezza che di tanto in tanto raccoglie dollari per comperare giochi e regalarli ai bimbi ricoverati in ospedale.
Al locale è tutto pronto per "tirare" fino alle quattro del mattino, Kelly svela: «Il film "Le ragazze del Coyote Ugly" avrebbero voluto girarlo qui, ma Michelle si è opposta. Perché? Perché avrebbero mantenuto il nome dell'altro locale di Manhattan. Siamo matti?».
Come darle torto.
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